SOICHIRO HONDA

Soichiro Honda nasce a Komyo, nei pressi di Hamamatsu in Giappone, il 17 novembre 1906.
Maggiore di nove fratelli, sin da piccolo dimostra il proprio talento nella realizzazione di oggetti meccanici sempre più complessi, tanto da cominciare ad aiutare il padre (Gihei Honda, un fabbro che riparava biciclette) nella sua bottega artigianale.
A soli 15 anni si trasferisce a Tokyo dove, grazie ad una certa intraprendenza, riesce a farsi assumere come apprendista nell’officina Art Shokai, dedita alla riparazione di auto, moto, bici e motori in genere.
Yuzo Sakakibara, il titolare della struttura, ne intuisce le capacità, spingendo il giovane Soichiro ad interessarsi alle competizioni.
Così, nel 1924 gli suggerisce di costruire un’automobile da corsa, progetto a cui Soichiro si applica immediatamente: partendo dal telaio di una Mitchell del 1916, vi aggiunge un motore d’aereo Curtiss-Wright V8 da 8 litri.
Risultato?
Nel novembre del '24 la Curtiss vince all’esordio nella 5th Japan Automobile Competition!

Nel 1936, Soichiro arriva a rischiare la vita quando, in gara nell’All Japan Speed Rally, si scontra con un altro concorrente e viene catapultato fuori dal veicolo. Se la cava con una spalla slogata, un polso rotto e alcune ferite al viso (che gli lasciano però profonde cicatrici).
Successivamente, in coppia con il fratello, raggiunge in gara una velocità media di 120 km/ora, un record rimasto imbattuto in Giappone per circa 20 anni. L’anno dopo, corona il suo primo sogno d’imprenditore; fonda la Tokai Seiki, azienda produttrice di fasce elastiche per pistoni.

La nascita della Honda Motor Company

In Giappone, al termine della Seconda Guerra Mondiale, la poca benzina disponibile per i trasporti (di materiale e delle persone) richiedeva una soluzione di minimo impatto economico e di consumo.
Come spesso accade, tutto nasce da un’intuizione. Soichiro Honda acquista a prezzo di saldo una partita di 500 gruppi elettrogeni oramai in disuso, realizzati per alimentare le ricetrasmittenti militari, escogitando una soluzione semplice ma geniale per soddisfare il desiderio di mobilità dei suoi concittadini. Infatti, grazie ad uno staff di tecnici appositamente selezionati, smonta i piccoli motori a scoppio per applicarli alle biciclette.
Questo semplicissimo veicolo motorizzato cade a pennello, soprattutto per chi abita nelle campagne ed è costretto a coprire distanze di decine di chilometri per vendere in città i raccolti agricoli e procurarsi altri generi.
Con i proventi di questi primi successi, fonda nell’ottobre 1946 l’Honda Technical Research Institute, quella che due anni dopo diventa la Honda Motor Company.
Di quel periodo è la Dream Type A che concretizza l’originale sogno, che comincia a prendere forma e ad acquistare forza.
Da allora in avanti, The Power of Dreams sarà la caratteristica distintiva di ogni progetto Honda.
Negli anni successivi, il suo genio creativo esprime una tale quantità di progetti così innovativi da portare la neonata casa giapponese, in un arco di tempo sorprendentemente ridotto, a conquistare tanti mercati ed a divenire una delle aziende nº1 al mondo, in particolare nel campo della tecnologia applicata alle moto stradali e moto da CROSS

È più di un marchio motociclistico, è l’emblema stesso della motocicletta.
Quando, nel lontano *1968*, fu presentata la CB 750 fu subito chiaro a tutti che era l’inizio di una nuova epoca, nel mondo motociclistico.

La moto diventava grande, di cilindrata e di motore (con l’innovazione del 4 in linea), affidabile e sicura (grazie all’avviamento elettrico e ai freni a disco), bellissima e, soprattutto, giapponese.
Da quel modello in poi è stato tutto un susseguirsi e un affermarsi di modelli e di case giapponesi, segnando il definitivo declino delle marche europee.

Honda aprì una strada che ancora oggi è quella più apprezzata dal mercato, contraddistinta dal proporre modelli che offrono un’affidabilità a prova di bomba, senza dover temere che la moto si fermi nel bel mezzo di un giro o che, come nel caso delle moto inglesi dell’epoca, lasci per strada litri di olio.
Dalla CB 750 in poi, ogni moto Honda uscita sul mercato è stata indovinata, con la peculiarità di aver realizzato molti modelli storici, alcuni in vendita da circa venti anni.
CB 350 e 500, Bol d’Or, NR 750, NSR 125, Africa Twin, Transalp, CBR 600, Fireblade, VFR, XR 600, *Dominator* …
Questo solo per citare alcuni dei modelli che hanno creato il mito di Honda, un mito che ancora oggi trova il suo significato nell’essere il miglior marchio motociclistico del mondo.